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Caffè@EXPO 2015
EXPO Milano, 18 Maggio 2015
La mia prima visita ad EXPO 2015 é stata un'esperienza esaltante, che mi ha fatto sentire, in qualità di italiano, pieno d'orgoglio per quello che siamo riusciti a realizzare nonostante i (soliti) vizietti italiani di cui le cronache pre-Expo sono piene. E' un successo con punte da 250.000 visitatori giornalieri.
Il 18 Maggio, dopo le 5 ore di servizio che ho trascorso in Expo in qualità di volontario passate distribuendo mappe del sito e dando qualche informazione turistica, ho iniziato la visita partendo naturalmente dal cluster del caffè prima e del padiglione del Brasile dopo.
Parlando di caffè però l'impressione è stata ben al di sotto delle mie aspettative. Complice forse il fatto che EXPO fosse partita da pochi giorni, una buona parte dei padiglioni che ospitano i produttori di caffè era scarna, priva o con pochissimo materiale espositivo. Un produttore mi ha confermato che effettivamente erano ancora in attesa di ricevere il materiale causa ritardi nello sdoganamento delle merci.
Chi invece non appare per niente povero é il brand Illy, uno dei main sponsor di EXPO: in tutto il sito, in tutte le caffetterie si serve esclusivamente caffè Illy, fatta eccezione per una timida presenza di Lavazza con il suo stand lungo il Cardo, la via che ospita i padiglioni del nostro belpaese, nei pressi di Piazza Italia.
La presenza di Illy all'interno del cluster caffè non passa certo inosservata: io avrei preferito però provare monorigine e caffè provenienti dai diversi paesi ospitati, magari con metodi di estrazione brewing, piuttosto che prendere un espresso standard con la classica miscela Illy (seppur di eccellente qualità nell'ambito dei caffè industriali) nota da Trieste a Canicattì.
Una prima nota di merito per Illy va all'idea di tostare , in diretta presso il cluster, dei caffè proveniente da alcuni dei paesi ospitati a rotazione settimanale, proposti però solo in vendita e non in somministrazione (ad un prezzo non propriamente economico: 7 per pacchetto da 200gr. se non ricordo male, ovvero 35/Kg.).
Altra nota di merito va al percorso formativo guidato proposto da Illy in alcune giornate: ho osservato una scolaresca che ascoltava i racconti sulla filiera del caffè seduti di fronte ad una serra dove si possono visionare alcune piante di caffè con le drupe (i frutti) in via di maturazione.
In incognito ho fatto una chiacchierata con uno dei ragazzi preposti a guidare il pubblico nel percorso Illy confronatndo pareri sulla Moka e sulle msicele.
Naturalmente ho passato in rassegna tutti i padiglioni dei paesi produttori più o meno noti ospitati all'interno del cluster, occasione che mi ha permesso di realizzare un piccolo reportage fotografico.
Sono poi passato al padiglione del Brasile, che per inciso é il primo produttore al mondo di caffè: qui la delusione é stata addirittura maggiore: ho visto un paio di timide piantine di caffè che tentavano di resistere alle condizioni climatiche non propriamente da fascia equatoriale.
All'interno del bellissimo padiglione è presente una mostra fotografica dove ci sono (pochi) accenni alle coltivazione di caffè.
Per il resto il padiglione del Brasile é molto bello, grazie alla sua architettura esterna ed interna, rappresentando una delle maggiori attrazioni del sito soprattutto per la sua rete sospesa sulla "greeen gallery" su cui i visitatori possono camminare interagendo con l'ambiente circostante.
Buona visita dell'EXPO 2015,
Keep Calm and Have a Coffee!
Peter Mr.Coffee